Non bisogna pensare al volontariato solo come un aiuto economico o sanitario; a volte una parola di conforto può valere più di qualsiasi somma di denaro. Spesso pensiamo sia un impegno troppo importante, a cui la maggior parte di noi non può sottostare. Il volontariato è sì, certo, un onere importante e che quindi va affrontato con consapevolezza, ma non deve essere considerato un peso, anzi va stimato quale continua opportunità di crescita per noi stessi e per gli altri. Probabilmente, una società concentrata ancor di più sul volontariato renderebbe il mondo un posto migliore. Il confronto con gli altri, che è sempre qualcosa di positivo, ci fa crescere e ci rende Persone. L'incontro con l'Altro crea unità; all'interno delle associazioni preposte all'aiuto dei più deboli, infatti, si trovano volontari di ogni età e si creano delle vere e proprie comunità, nascono amicizie, tutto con un fine comune: far del bene.
Nella nostra scuola è molto avvertita la vocazione all'aiuto degli «ultimi»: da anni, il De Castro collabora con varie associazioni del settore (ad esempio, l'Unicef) per impartire ai giovani un valore che nessuna lezione tradizionale garantirebbe (forse) mai loro: l'umanità.
Sara Sardo
(ultimo aggiornamento, 10 marzo 2018 alle ore 17:44)
Nota della redazione: nella foto di copertina, Madre Teresa di Calcutta (1910, 1997) sfama un bambino indigente.
L'autrice Sara Sardo è una studentessa del De Castro e frequenta il quinta ginnasio. Riservata e sensibile, la Sardo è sempre pronta a cogliere un fenomeno e ad analizzarlo nei minimi dettagli.
L'autrice Sara Sardo è una studentessa del De Castro e frequenta il quinta ginnasio. Riservata e sensibile, la Sardo è sempre pronta a cogliere un fenomeno e ad analizzarlo nei minimi dettagli.
cara Sardo suppongo lei faccia volontariato. Il volontariato però dovrebbe essere spontaneo e non imposto dall'alto
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